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e - m a i l : p o s t a @ e r r e - e r r e . n e t
A
lla fine di aprile del
1915, pochi giorni
prima che il Regno
d’Italia entrasse in guerra a
fianco +alla Luogotenenza di
Innsbruck di una manifesta-
zione per la pace svoltasi il 24
aprile nella città di Trento alla
presenza di circa 120 donne.
Secondo la polizia trentina
l’agitazione, nel corso della
quale all’arrivo dei gendarmi
veniva timidamente scandito
lo slogan “pace”, pare fosse
stata organizzata in partico-
lare da quattro signore resi-
denti a Ravina, Romagnano,
Matterello e Aldeno.
I rapporti della polizia, stu-
diati di recente negli archivi
di Innsbruck dal ricercatore
trentino Alessandro Livio,
illustrano sinteticamente
come il corteo si fosse diretto
nel primo pomeriggio sotto
la sede del capitanato di-
strettuale e una delegazione
di quattro donne fosse sta-
ta ricevuta dal direttore del
commissariato di polizia di
Trento Max Wildauer. Le don-
ne, minacciando di reiterare
tale forma di protesta anche
a Rovereto, chiedevano a gran
voce l’immediato ritorno dal
fronte dei loro congiunti per
far progredire il lavoro nei
campi e scongiurare il rischio
di una nuova carestia. D’altra
parte – chiosavano al funzio-
nario di polizia – se al fronte
non erano servite le classi di
leva più giovani, nulla di più
avrebbero potuto apportare
le leve degli uomini più anzia-
ni imposte progressivamente
in quei mesi.
Nel rapporto alla Luogote-
nenza di Innsbruck, Wildauer
ipotizzava che le agitazio-
ni fossero state concepite e
fomentate da esponenti ap-
partenenti all’area socialista
cittadina o da rappresentanti
della “Lega dei contadini”,
ma dalle carte non risultano
ulteriori accertamenti. Nei
confronti delle donne coin-
volte non procedette ad alcun
arresto (eccetto quello di una
1915. IL GRIDO DI PACE
LANCIATO DALLE DONNE DI RAVINA E ROMAGNANO
lavandaia della città aggrega-
tasi in un secondo momento).
Ordinò di sciogliere il corteo
e ribadì il divieto di assem-
bramenti in tempo di guerra,
mentre le partecipanti ven-
nero semplicemente disper-
se, essendosi tutto sommato
comportate “con tranquillità”.
L’indagine imputò tuttavia
alla gendarmeria di Aldeno
di aver sottovalutato le noti-
zie di contatti tra le donne dei
sobborghi, individuando nello
stesso paese il focolaio della
protesta.
Il 25 aprile la manifestazione
venne ripetuta. A mezzogior-
no un centinaio di donne, in
questo caso armate di basto-
– Arruolati in partenza dalla stazione ferroviaria di Trento nell'agosto 1914 (Fondazione Museo Storico del Trentino)