Erre marzo 2016 - page 7

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I
l carnevale con la sfilata
in maschera degli scola-
ri delle elementari è una
tradizione che risale al se-
condo dopoguerra, quando
era organizzata dal Patro-
nato scolastico che allora
gestiva anche la mensa. Le
mascherine, accompagnate
dalle maestre, scendevano
la “Villa” e raggiungevano
la piazza dove trovavano ad
attenderli i piatti fumanti
dei “bigoi”. Poi seguivano i
giochi, gli scherzi, il lancio
dei coriandoli e delle stelle
filanti.
I vestiti erano fatti dalle
mamme, con stoffe, vecchi
abiti, carta crespa. Le ma-
schere sugli occhi, gli om-
brellini cinesi, le bacchette
magiche delle fate, i cappelli
da cow boy ed altri dettagli
si trovavano in commercio.
I visi venivano dipinti con
ombretti e rossetti; matite
o carboncini per i baffi e le
barbe.
Finita l’esperienza del Patro-
nato, gli Alpini si impegnaro-
no a continuare l’iniziativa
che era diventata una tradi-
zione attesa da tutti i bambi-
ni. Ed è grazie agli Alpini se
la “sbigolada” non solo ha
potuto continuare ad esiste-
re ma si è anche trasformata
nel carnevale di tutti, arric-
chendosi in certi momenti
di esibizioni canore, balli e
scherzi vari.
L’elemento base, caratteri-
stico e sempre apprezzato
da tutti, rimane comunque “i
bigoi al ragù dela Elide”.
Elide era una cuoca (è man-
cata nel 2003, all’età di 99
anni) che aveva lavorato
presso alcuni alberghi di lo-
calità montane trentine e che
veniva anche chiamata nelle
case private per allestire il
pranzo di nozze che a quel
tempo veniva preparato nel-
la casa della famiglia della
sposa.
Fin dall’inizio ha dato la di-
sponibilità per la sbigolada.
La ricetta del suo ragù è però
rimasto un segreto e solo ora
il capogruppo Marzio Forti ce
la concede, nelle dosi però
da sbigolada.
Per molti anni il ragù è stato
cucinato in casa di Leone e
Lidia Forti; alle sei di matti-
na Elide arrivava in cucina e
da quel momento nessuno vi
poteva mettere più piede: il
segreto della ricetta era così
mantenuto. Alcune signore
aiutavano in piazza per la
cottura degli spaghetti, la
preparazione e la distribu-
zione dei piatti; per la loro
costante presenza ricordia-
mo Giovannina Postal, Daria
Piffer, Costantina Forti, Ele-
na Bauer, Ida Bauer.
Ora gli Alpini preparano il
ragù presso la loro sede; la
cottura, lenta, avviene in cir-
ca otto ore.
Vanda Brunelli
e - m a i l : p o s t a @ e r r e - e r r e . n e t
ALP INI ROMAGNANO
Carnevale e i «bigoi» al ragù
una storica ricetta
LA RICETTA
DOSI PER 120 KG DI PASTA
30 Kg macinato misto
12 Kg concentrato
di pomodoro
5 Kg burro
4 lt olio extra vergine
1 Kg dado
10 Kg carote gialle
15 Kg cipolle
5 Kg sedano coste
2 Kg prezzemolo
4 Lucaniche da taglio
macinate
Vino rosso o bianco
Sale q b
1 sacchetto con: salvia,
rosmarino, alloro, pepe,
bacche ginepro, cannel-
la, chiodi di garofano
Far cuocere (sobollire) il
tutto per otto ore circa.
Verso fine cottura ricor-
darsi di spruzzare un pò
di brandy.
– Giovannina, Daria, Costantina; sullo sfondo Elena, Elide, Ida
– ElidePiffer
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