PER LA PUBBLICITÀ
Adriano Dallago Tel. 0461 - 912720
e-mail:
Tiratura 2.500 copie
PRESIDENTE
Mauro Di Valerio
DIRETTORE RESPONSABILE
Michele Ianes
REDAZIONE
Luciano Bazzanella -Luciano Bonvecchio
Vanda Brunelli - Adriano Dallago
Mauro Di Valerio - Michele Ianes
Fabio Lazzeri - Alessandro Paris
Anna Viganò - Michele Viganò
IMPAGINAZIONE
Luciano Bonvecchio
Elisa Vinciguerra
TESORIERE
Giannina Cont
FOTOGRAFIA
Michele Paris
STAMPA
Grafiche Dalpiaz srl Ravina - TN
Registrazione Tribunale di Trento
N° 649 del 7/8/1989
Distribuzione gratuita
Trimestrale di informazione e cultura
di Ravina e Romagnano - (Tn)
INIZIATIVA EDITORIALE:
Associazione Culturale Erre
R.S.Marco, 27 Ravina 38123 TN
2
e - m a i l : p o s t a @ e r r e - e r r e . n e t
anche noi non sapevamo
cosa avremmo potuto fare
ancora cosi giovani, io di-
ciassettenne, Licia sedici
anni, Elda Maria quindici,
per lavori di fatica. Ini-
zialmente la mia parteci-
pazione è stata a rischio,
poiché papà, a causa di
una botta alla gamba e
medicato con penicillina,
cui era allergico, è stato
ricoverato d’urgenza all’o-
spedale. Di conseguenza
il mio desiderio andava in
fumo. Per fortuna lo zio
Fabio si è assunto il com-
pito di badare anche a me.
Siamo partiti il venerdì po-
meriggio con un furgone
e la sera tardi siamo ar-
rivati alla tendopoli, dove
c’erano letti a castello. Il
giorno dopo si son forma-
ti i gruppi di lavoro. Io ero
con Alvaro, lo zio Fabio e
Luciano presso la fami-
glia Gallina. Licia ed Elda
Maria con altri gruppi. Per
tutto il giorno si è fatto
passamano con tegole di
recupero o da buttare. Un
po’ di paura l’ho provata
per le cosiddette scosse
di assestamento, che in
quel giorno si son fatte
sentire. A pranzo siamo
stati ospiti della famiglia,
che possedeva un’altra
casetta, rimasta ancora
in buono stato. La sera (e
questo forse era il nostro
pensiero recondito, far co-
noscenza con altri giova-
ni), siamo uscite con una
compagnia del luogo, che
ci ha portato a Tricesimo
e a Tarcento per visitare
questi centri. Cosa che a
noi ragazzine ha non poco
sbalordito,
conoscendo
la severità dei nostri ac-
7
ticolare presso la famiglia
Meneghini. Padre, madre,
e cinque figli, con i quali
si è stretta una bella ami-
cizia. Un giorno, mentre
stavo sulla terrazza per
una breve pausa, cala im-
provvisamente per pochi
secondi un silenzio irre-
ale, gli uccelli che poco
prima si udivano, non li
sento più, le foglie degli
alberi si sono immobi-
lizzate, poi un fragoroso
boato, seguito da un tre-
more poco rassicurante
della
terrazza. Scossa
di assestamento è stata
definita poi, ma i miei oc-
chi e quelli dei miei amici
esprimevano chiaramen-
te le nostre sensazioni.
Alcune persone che si
trovavano nei campi con i
trattori, poi h nn dichia-
rato di aver visto il terreno
ondulare come un mare
mosso. Alcuni ragazzi del
posto, quella sera sta-
vano registrando i Pink
Floyd alla radio, e nella
registrazione si sentivano
le vibrazioni del terremo-
to.
”.
Quella sera, la scossa, si
era sentita anche qui a
Trento. Si ricorda?
Fabio
:-“
Mi ricordo ecco-
me! In quei giorni stavo
traslocando
il negozio
con mia moglie, e ci tro-
vavamo in una cantina
in via Fiume, quando a
un certo punto sentiamo
come un’esplosione e la
luce sparisce. Per fortuna
il caseggiato ha retto, ma
usciti all’aperto abbiamo
visto camini e tegole delle
case Zelger in strada. È
stato u
au-
ra, soprattutto al pensie-
ro se la scossa fosse stata
più forte.
”.
Come sono nati i primi
contatti?
Fabio
:- “
Don Giovanni è
stato l’organizzatore, che
ha preso i contatti con
un certo signor Picogna
e un’altra persona di cui
non ricordo il nome, ma un
tipo molto dinamico nel-
le decisioni. Così è nato il
gemellaggio con Cergneu.
Fin dall’inizio però, su rac-
comandazione dello stes-
so don Giovanni, è stata
impostata una strategia
di aiuto, si materiale, ma
soprattutto psicologica di
vicinanza umana.
”.
Come le è sembrata la
gente friulana.
Fabio
:-“
Operosa!
Per
usare un termine che
comprende molte virtù.
Pur nella tragedia e nel
dolore, non si è abbando-
nata al vittimismo, ma si
è, come si dice, rimboc-
cata le maniche, e già il
giorno dopo ha iniziato la
ricostruzione. Mi ha pro-
prio sbalordito la forza
d’animo e la caparbietà
nell’affrontare la trage-
dia. Anche per questo,
credo, è stato molto più
facile costruire amicizie.
”.
Mi racconti la sua espe-
rienza a Cergneu.
Rosanna
:- “
Eravamo
io,
mia cugina Licia ed Elda
Maria Daprà, ma non mi
ricordo se è stata lei o chi
a parlarmi di questi fine
settimana di volontariato.
Sta di fatto, che abbiamo
chiesto noi ai nostri ge-
nitori di partecipare alla
spedizione, che titubanti
inizialmente alla fine han-
no accettato, dato che si
andava con loro. In realtà
Cergneu - giovani di allora