Erre settembre 2016 - page 6

PER LA PUBBLICITÀ
Adriano Dallago Tel. 0461 - 912720
e-mail:
Tiratura 2.500 copie
PRESIDENTE
Mauro Di Valerio
DIRETTORE RESPONSABILE
Michele Ianes
REDAZIONE
Luciano Bazzanella -Luciano Bonvecchio
Vanda Brunelli - Adriano Dallago
Mauro Di Valerio - Michele Ianes
Fabio Lazzeri - Alessandro Paris
Anna Viganò - Michele Viganò
IMPAGINAZIONE
Luciano Bonvecchio
Elisa Vinciguerra
TESORIERE
Giannina Cont
FOTOGRAFIA
Michele Paris
STAMPA
Grafiche Dalpiaz srl Ravina - TN
Registrazione Tribunale di Trento
N° 649 del 7/8/1989
Distribuzione gratuita
Trimestrale di informazione e cultura
di Ravina e Romagnano - (Tn)
INIZIATIVA EDITORIALE:
Associazione Culturale Erre
R.S.Marco, 27 Ravina 38123 TN
2
e - m a i l : p o s t a @ e r r e - e r r e . n e t
6
L
a commemorazio-
ne di quella tragica
notte del 6 mag-
gio 1976 alle ore 21.02, è
già stata celebrata, e le
testate importanti han-
no già dato ampio spazio
all’argomento, ma ci è
sembrato interessante
ricordare, che anche Ra-
vina ha partecipato nei
giorni seguenti la trage-
dia, alla solidarietà del
popolo friulano. Un’altra
tragedia molto simile si
è verificata mentre si sta
completando quest’arti-
colo e purtroppo è crona-
ca contemporanea.
Questa iniziativa, trasfor-
matasi poi in gemellag-
gio, parte da don Giovanni
Torresani, allora parroco
di Ravina, che coinvolse
la comunità del sobbor-
go, inviando a tutte le fa-
miglie, una lettera, nel-
la quale indica i modi, i
tempi, ma soprattutto un
obiettivo limitato a una
sola Comunità l’interven-
to umanitario, affinché
esso non sia dispersivo.
È formato un Comitato,
composto di don Gio-
vanni, Rolando Coser,
Adriano Dallago, Giulia-
no Eccheli, Mario Marin,
Augusto Zamboni, Angelo
Grigoletti e Maria Uber.
Inoltre un rappresentan-
te di ogni Associazione,
nominato dalle stesse. Il
Comitato si mette subito
all’opera e cerca contatti
in Friuli,
el
Comune di Nimis, la fra-
zione Cergneu di Sotto.
Nessuna vittima, per for-
tuna, ma le case sono da
abbattere e ricostruire.
Primo intervento da fare
quindi, su richiesta del
capo Frazione signor Pi-
cagna, è recuperare tutto
il materiale ancora usu-
fruibile (tegole, pavimenti,
serramenti, suppellettili
ecc.), per consentire alle
ruspe di spianare. Nel
frattempo si è aperta una
sottoscrizione mensile,
rivolta sia alla Comunità
sia alle Aziende del sob-
borgo. Tanti hanno parte-
cipato all’epoca, sia come
gruppi di lavoro, sia per la
raccolta di fondi, e in par-
ticolare è stata segnalata
la generosità degli operai
della Càvit, che si sono
autotassati di 5.000 lire,
raggiungendo una cifra di
600 mila lire. Il problema
più grosso da affronta-
re è stato il trasporto dei
volontari, che ogni vener-
dì partivano alla volta di
Cergneu, circa seicento
chilometri fra andata e
ritorno, con costi non in-
differenti. Il Comitato di
Ravina pur avendo esteso
le richieste a Enti pubblici
e privati, non ha ottenuto
alcuna adesione.
Ecco alcune testimonian-
ze di
Fabio Sassudelli,
Rosanna Sassudelli e
Tarcisio Paris.
Ha partecipato anche lei
ai gruppi di lavoro?
Fabio
:-“Si! Anch’io sono
stato in Friuli dopo il ter-
remoto.
Mi ricordo che arrivati a
Udine, ho preso la dira-
mazione verso Tarcento,
Tricesimo, Nimis e poi
Cergneu, dove era stata
predisposta una tendo-
poli. Naturalmente i pro-
blemi della ricostruzione
sono complessi e richie-
dono la presenza di di-
verse professionalità sia
di natura tecnica sia isti-
tuzionale. Noi eravamo
impiegati, pertanto, come
manovalanza, esecutori
di ciò che c’era richie-
sto di fare. Con me c’èra
anche Gioacchino Daprà
con sua figlia.
Personalmente
credo,
e questo è stato il tema
conduttore di partenza,
che il vero aiuto sia sta-
to la nostra presenza,
la nostra vicinanza, lo
scambio reciproco del
nostro vissuto con il loro,
l’amicizia che nasceva di
giorno in giorno, più che
i lavori da affrontare. Fare
in modo che non si sen-
tano soli. Un sabato sera
mi hanno portato in una
baita di montagna vicino
al confine con la Slove-
nia per farmi assaggiare
il Verduzzo friulano e il
loro modo di fare il caffè,
dove al posto dell’acqua
c’era la grappa. Accettare
e condividere “la tavola”,
partendo magari, anche
da cose banali, crea le-
gami, fa nascere amici-
zie. Essere accanto a loro
in quei momenti difficili,
questo era importante.”.
A parte il sostegno psico-
logico, quali sono stati i
lavori cui ha partecipato?
Fabio
: - “
I n i z i a lmente
spostare detriti e mate-
riale vario, in seguito ri-
facimento di tetti, in par-
40° ANNIVERSARIO
DEL TERREMOTO IN FRIULI
3 luglio 1977 arrivo a Cergneu con la Banda di Lavis
1,2,3,4,5 7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,...44
Powered by FlippingBook